UN “VECCHIO AMORE“: la Radiofrequenza Monopolare Capacitiva

a cura del Dr. Bruno Bovani


Devo ammettere che da sempre sono stato affascinato dalle novità tecnologiche in campo professionale, soprattutto quando sono sostenute da una forte bibliografia scientifica che ne conferma la validità. Era il 2005 quando arrivarono in Italia dagli Stati Uniti le prime macchine che promettevano di recuperare la lassità cutanea grazie ad una nuova forma di energia: la Radiofrequenza Monopolare Thermage.

Volli provarla subito sul viso e collo di alcune pazienti amiche, studiai a fondo la metodica, controllai i risultati nel tempo e …ecco qua: la seconda macchina installata in Italia era proprio la mia. Ho lavorato moltissimo negli anni con la Radiofrequenza Monopolare, sempre con grande soddisfazione, mia e dei miei pazienti ( si, uomini e donne perché anche il sesso maschile ha trovato in questa tecnologia uno strumento molto valido per ottenere un viso più fresco).

Ma mentre arrivavano versioni sempre più evolute e migliorate di Thermage, ecco nascere come i funghi una miriade di nuove Radiofrequenze, visto il successo ottenuto nel mondo da questa tecnologia, che promettevano altrettanti risultati positivi, purtroppo senza riuscirci. La tecnologia, soprattutto quando è altamente sofisticata come il Thermage, non è qualcosa che si copia facilmente. Per cui la Radiofrequenza, oggi, è diffusa praticamente ovunque, ma le macchine che veramente danno risultati certi sono pochissime e Thermage rimane il loro capostipite, una spanna sempre sopra a tutte le altre. Oggi siamo arrivati alla quarta generazione di Thermage: la FLX.

Una macchina splendida, che ha molto migliorato il comfort del paziente durante il trattamento, abbreviato i suoi tempi di esecuzione, ma soprattutto ha incrementato ancora di più i risultati, sempre legati ad un processo di rigenerazione naturale delle fibre elastiche e del collagene che con il passare degli anni invecchiano inesorabilmente.

Siamo, appunto, nell’ambito della Medicina Rigenerativa, di cui oggi si parla sempre di più: non utilizziamo sostanze estranee al nostro organismo ma semplicemente inneschiamo con una sola seduta il processo di produzione e rinnovamento del collagene.
Un processo che avverrà nelle settimane e nei mesi successivi al trattamento, in modo discreto e progressivo, senza mai trasformare i nostri lineamenti ma semplicemente ringiovanendoli.

Il processo del trattamento dura circa un’ora, nel corso del quale il paziente non sentirà dolore ma un semplice riscaldamento della zona trattata e poco dopo potrà tranquillamente riprendere il lavoro o le sue consuete abitudini di vita. Voglio spendere, però, anche una parola sull’eccellente profilo di sicurezza di Thermage: questa macchina, unica nel suo genere, è stata dotata di un sistema di controllo costante di erogazione dell’energia a radiofrequenza.

Infatti l’emissione della quantità di energia erogabile è monitorata in tempo reale ed è emessa in maniera ottimizzata secondo le caratteristiche dermiche del paziente.

Questa tipologia di dispositivi è stata più volte denominata “Lifting non chirurgico” ma questa definizione non mi ha mai trovato d’accordo.

In realtà qui stiamo parlando di come sfruttare un meccanismo biologico della nostra pelle, rigenerando in modo naturale quei tessuti che hanno perso il loro tono.

Quindi non un “tiraggio” ma un vero e proprio ringiovanimento dei tessuti.

Altra importantissima novità di Thermage è l’avere realizzato dei manipoli e delle procedure specifiche per la lassità del corpo, in particolare per quelle aree dove spesso neppure la chirurgia tradizionale può essere adatta. Ed ecco, quindi, che tratteremo con successo l’interno braccia, l’interno delle cosce, i glutei, le ginocchia, la regione addominale. Anche in questo caso sarà sufficiente una sola seduta per assistere ad un miglioramento progressivo della tonicità dei nostri tessuti nei mesi successivi.
Senza dubbio, quindi, una macchina dalle grandi prospettive.

Ma al Medico, quindi, cosa resta da fare? Beh… direi il ruolo più importante: innanzitutto conoscere molto a fondo la metodica.

Poi è indispensabile sapere fare una corretta selezione dei pazienti candidati a questo trattamento.

Questo vuol dire qualche volta sapere dire di no ai nostri pazienti, indirizzandoli verso altri trattamenti più idonei al loro caso, oppure abbinare altre metodiche affinchè la loro sinergia consenta di ottenere i risultati migliori. Quindi, per concludere, è una delle poche volte nel mio lavoro che mi sento di raccomandarvi di scegliere attentamente il vostro trattamento di Radiofrequenza, se volete evitare rischi o delusioni.

Un ultimo consiglio: se vi propongono Radiofrequenze che prevedono una serie di trattamenti attenzione… non è Thermage !