DISTENDERE LE RUGHE CON L’IDROSSIAPATITE DI CALCIO – L’EFFICACIA DELL’ULTIMA FRONTIERA DEI TRATTAMENTI VISO

a cura del Dr. Alessandro Bertagni


Riempimento, stimolazione, distensione. L’idrossiapatite di calcio è una metodica duttile, poco invasiva e molto efficace le cui potenzialità sono ancora poco conosciute.

Quando parliamo di filler, infatti, generalmente tutti conoscono abbastanza bene l’acido ialuronico mentre la stessa cosa non si può certo affermare a proposito della CaHa, l’idrossiapatite di calcio appunto. Eppure, anche quest’ultima è una sostanza che trova largo impiego nella medicina estetica, ma con caratteristiche sue proprie e ben distinte dal primo.

Conoscere le potenzialità dell’idrossiapatite di calcio (CaHA) può rivelarsi molto utile per essere maggiormente informati su un ambito molto vasto come quello della correzione estetica e della riarmonizzazione dei volumi del viso e del ringiovanimento delle mani e del collo.

Il prodotto a base di CaHA è composto per il 30% da microsfere di idrossiapatite di calcio (CaHA) di dimensioni tra i 25 e i 45 μmsospese in una soluzione acquosa di gel costituita da acqua sterile, glicerina e carbossimetilcellulosa sodica (70%).

E’ biocompatibile al 100%, pertanto non vi è alcun rischio di reazioni allergiche in seguito all’iniezione. L’CaHA è approvata dall’FDA (Food and Drug Administration), l’organo di farmaco controllo più rigoroso al mondo, per la correzione di rughe e solchi facciali di grado da moderato a grave, ivi compresi i solchi naso-genieni, e dei difetti orali/maxillofacciali.

In Europa è certificata CE per la chirurgia plastica e ricostruttiva, compreso l’aumento volumetrico del sottocute del viso e del ringiovanimento delle mani.

Oltre queste vi sono indicazioni “off label” quindi non approvate dalla FDA, ma oramai ampiamente sperimentate con successo, in base alla situazione anatomica iniziale del paziente: aumento volumetrico del mento, della regione malare-zigomatica, temporale, periorbitale, miglioramento dei piccoli difetti del profilo nasale e delle rughe e della “texture” del collo.

La particolare struttura molecolare dell’idrossiapatite fa sì che sia un filler molto “plastico”, che aiuti cioè a dare definizione alla linea mandibolare, rimodellano così l’ovale del volto.

Con il passare del tempo, la fisiologica tendenza alla lassità dei tessuti conferisce al viso una forma piuttosto quadrata o rotondeggiante; si possono ripristinare i volumi del viso che risultano svuotati a causa dell’età, un inestetismo spesso evidente nell’area zigomatica.

Con i filler a base di idrossiapatite di calcio è possibile restituire al viso una forma più triangolare, intervenendo proprio sulla jaw line.

A tal proposito, si può migliorare anche la zona sottomentoniera, “appiattendo” un leggero doppio mento, o “stimolando e ricompattando” la sottile cute del collo, regione anatomica assai complicata da trattare in medicina estetica.

Può essere utilizzata anche per il ripristino e/o la correzione dei segni derivanti dalla perdita di grasso facciale (lipoatrofia) nelle persone affette da AIDS.

Gli effetti volumizzanti dell’CaHA possono essere sfruttati anche per trattare le mani, aggiungendo nuovo volume per diminuire la visibilità di ossa e vene e, con indicazione off-label, anche per il collo; quest’ultimo approccio, adatto anche per la correzione delle rughe sottili, aumenta il tono cutaneo e rende la pelle più compatta, liscia e radiosa.

La diluizione, in effetti, fa sì che l’effetto volumizzante immediato sia minimo o assente e di conseguenza, il filler agisce soltanto a medio-lungo termine aumentando la sintesi di collagene. Nella pratica clinica si diluisce con soluzione fisiologica a varie concentrazioni in base alla zona da trattare ed al risultato che si vuole ottenere.

Ricapitolando, gli ambiti di intervento dell’idrossiapatite di calcio sono:
rimodellare l’ovale del volto
– ripristinare i volumi di zigomi, guance e tempie
– distendere le rughe naso-geniene e “della marionetta”

– ridefinire la linea mandibolare
– armonizzare il mento
– ripristinare la “texture” ed il volume delle mani
– ripristinare la “texture”del collo
(quest’ultimo con indicazione off-label ed a dosi molto diluite)

Una volta iniettato, il gel vettore solubile distribuisce uniformemente le microsfere di idrossiapatite, fornendo un’immediata correzione di volume che dura da 3 a 6 mesi.

Durante le successive settimane, il gel si dissipa gradualmente liberando le microsfere nel sito di iniezione. In questo modo l’idrossiapatite di calcio induce la sintesi di collagene per attivazione dei fibroblasti. Studi sugli animali, hanno dimostrato che l’aumento del collagene dermico si verifica già 4 settimane dopo l’iniezione e continua per almeno 12 mesi.

Nell’arco di alcuni mesi, il gel viene degradato dai macrofagi, mentre le particelle di CaHA permangono e intorno ad esse si forma collagene di nuova sintesi. La correzione immediata del volume e lo stimolo a lungo termine sulla sintesi di collagene, fanno sì che la durata media dell’effetto sia di 12-18 mesi, con alcuni risultati che permangono anche 24 mesi dopo l’iniezione.

La correzione immediata del volume e lo stimolo a lungo termine sulla sintesi di collagene, fanno sì che la durata media dell’effetto sia di 12-18 mesi, con alcuni risultati che permangono anche 24 mesi dopo l’iniezione.

Poiché le cellule progenitrici dell’osteogenesi non esistono nei tessuti molli, non vi è il rischio che l’iniezione di idrossiapatite porti a calcificazione od osteogenesi.

L’induzione della sintesi di collagene da parte di CaHA è stata dimostrata. Con il tempo le particelle di CaHA vengono degradate dall’organismo attraverso i normali processi metabolici.

L’idrossiapatite di calcio ha un profilo di sicurezza molto elevato. La CaHA è stata utilizzata per oltre 20 anni in chirurgia e odontoiatria. La sua sicurezza è stata ampiamente dimostrata attraverso numerosi studi in vitro e in vivo e in alcuni studi retrospettivi, inclusi teststandardizzati di biocompatibilità e valutazioni tossicologiche.

Dopo l’iniezione di CaHA il paziente dovrà:
evitare di truccarsi per almeno 12 ore dopo il trattamento
evitare saune e bagni turchi nonché un’esposizione prolungata al sole o ai raggi UV per 2 settimane dopo il trattamento
evitare per 1 o 2 settimane trattamenti dermocosmetici aggressivi (come il peeling) e di manipolare l’area trattata secondo le indicazioni che verranno date dal medico

Come tutti i filler, CaHA è associato ad alcuni effetti collaterali, comunque potenzialmente meno gravi rispetto a quelli che può provocare l’acido ialuronico.

In particolare, l’iniezione è associata a eventi avversi locali e autolimitanti che si risolvono entro pochi giorni:
– piccoli ematomi
– eritemi (arrossamenti)
– edemi (gonfiori)
– alterazioni temporanee della sensibilità

Ecchimosi ed ematoma interessano circa il 5% dei pazienti, mentre rossore e gonfiore subito dopo il trattamento sono molto frequenti. Entrambi i segni possono persistere per 5 giorni e di solito si risolvono spontaneamente.
I risultati sono molto apprezzati e paragonabili ad un lifting chirurgico: il viso si presenta rassodato e tonificato, in maniera molto naturale e non gonfio.