a cura della Dr.ssa Rossana Castellana
Sono oltre 40 anni che mi occupo di medicina estetica, ho iniziato quando questa non esisteva ancora come disciplina. A quei tempi c’erano solo i chirurghi plastici e le estetiste, ma erano proprio le pazienti che iniziavano a vedere in una giovane donna dermatologa la persona giusta per soddisfare le loro richieste e chiedere consigli per correggere piccoli inestetismi. Cominciai quindi ad approfondire, sperimentare ed eseguire i primi peeling e le prime depilazioni con l’ago elettrico (unico apparecchio elettromedicale a nostra disposizione all’epoca usato per asportare verruche ed altre formazioni patologiche cutanee).

Passando il tempo, l’interesse per la medicina estetica stava man mano coinvolgendo diverse aziende d’innovazione. Comparvero quindi i primi laser (che lasciavano i pazienti rossi e gonfi per mesi) ed i primi filler a base di silicone e in seguito il collagene di derivazione bovina per correggere le rughe superficiali, ma tutti prodotti a volte pericolosi per rischio di allergie e di granulomi da rigetto.
Poi arrivò l’acido ialuronico, estratto dalle creste dei galli, proposto sottoforma di filler iniettabile. Questa introduzione sul mercato ha dato il via ad un’accelerazione verso le nuove tecnologie, che puntavano a prodotti a base di acido ialuronico non più di derivazione animale, di idrossiapatite di calcio, di acido polilattico e altri prodotti sempre più sicuri. I laser divennero sempre più specifici e meno invasivi e cominciarono a comparire radiofrequenze a uso estetico e luci pulsate.

L’obiettivo comune era divenuto il fornire prodotti e trattamenti scevri da effetti collaterali e che permettessero di tornare ad una vita di relazione fin da subito. Voglio inoltre ricordare il ruolo molto importante che ha avuto in questi ultimi 20 anni la tossina botulinica ad uso estetico, capace di eliminare le rughe mimiche e non solo.
Da 10 anni poi anni la pelle può essere trattata con PRX-T33, che ha messo le basi per un nuovo tipo di approccio ambulatoriale non invasivo, con una sostanza che, pur essendo fortemente acida, non agisce come un peeling (che spella) ma illumina la pelle e la rassoda poiché induce la formazione di nuovo collagene.

Tutte queste tecniche sono molto efficaci per eliminare le rughe, rimpolpare e dare un effetto tensore, ma non sono più sufficienti sul cedimento dei tessuti, a causa del normale processo di invecchiamento cutaneo, di fattori genetici o stile di vita non corretto. Una delle ragioni del manifestarsi della lassità cutanea può essere riconducibile a forti dimagrimenti: questo processo potrebbe rendere troppo lassi i tessuti e la pelle anche a livello muscolare.

In questi casi è inutile agire con filler riempitivi e prodotti che agiscono solo superficialmente, con l’obiettivo di distendere la pelle rilassata. In questi casi Ultherapy è il trattamento d’elezione: un protocollo indispensabile per continuare a trattare in modo assolutamente naturale i nostri pazienti e accompagnarli in un percorso dedicato allo skin quality che ritarda i processi di invecchiamento.

Che cos’è Ultherapy? Come funziona?
È una tecnologia che eroga ultrasuoni microfocalizzati che il medico operatore convoglia in vari strati sempre più profondi della pelle fino ad arrivare alla fascia che ricopre lo strato muscolare di viso e collo. La procedura avviene in modo controllato, mediante un ecografo integrato nello strumento. Gli ultrasuoni scaldano i tessuti, a profondità determinate dall’operatore: in questo modo si va ad agire sulle vecchie fibre collagene, che vengono denaturate dagli ultrasuoni e saranno gradualmente sostituite da collagene nuovo.
Durante la fase di denaturazione del collagene, la molecola si accartoccia, creando un effetto lifting quasi immediato, la pelle risulta quindi subito più aderente agli strati profondi. Sappiamo bene però che questa è solo una prima fase transitoria del processo di sostituzione del collagene: l’effetto lifting permanente si stabilirà nei mesi successivi con gradualità, perché la sintesi del nuovo collagene richiede tempi più lunghi. Spiegare questo processo ai pazienti è fondamentale per capire meccanismo ed effetto del trattamento; questa prima fase è importantissima perché innesca poi la produzione di nuovo collagene nel tempo, rendendo i tessuti del volto più compatti e tesi.

Il meccanismo di biosintesi di nuovo collagene avviene gradualmente col passare dei mesi: è per questo che i visi trattati con Ultherapy ringiovaniscono a poco a poco per una naturale rigenerazione dei tessuti. Ultherapy è uno strumento indispensabile nella mia pratica ambulatoriale, perché è un trattamento necessario se si vuole rallentare in modo naturale il processo di invecchiamento dei nostri pazienti, siano essi uomini o donne, alle volte alle spalle dei propri coniugi ignari.
Una mia paziente mia ha riferito che il marito un giorno guardandola con amore misto a malinconia le ha detto: ”Cara, non capisco perché io invecchio e tu rimani sempre giovane e bella.“ Questo è l’effetto Ultherapy: risultati naturali, graduali nel tempo, visibili ma senza stravolgimenti.